Decreto Sicurezza, i sindaci si ribellano alla direttiva di Matteo Salvini ai prefetti. Il presidente dell’Anci: “Quello distratto sembra il Ministro”.
Infuria lo scontro tra Matteo Salvini e i sindaci italiani (non tutti ovviamente) dopo la direttiva diramata dal titolare del Viminale sul piano anti-degrado nelle città italiane.
Decreto sicurezza, la direttiva di Salvini ai prefetti sulle zone rosse
Facendo riferimento al decreto Sicurezza, Matteo Salvini ha concesso ai prefetti poteri straordinari per far fronte ai problemi legati alla sicurezza. I prefetti avranno la possibilità e il dovere di far rispettare le direttive sulle cosiddette zone rosse, le zone urbane che devono essere interdette alle persone considerate come nocive per la sicurezza e il decoro urbano.
La direttiva di Matteo Salvini non ha incontrato il favore dei sindaci, anzi, che hanno dichiarato guerra al ministro dell’Interno.
Il presidente dell’Anci: Quello distratto sembra Salvini
Duro il messaggio del presidente dell’Anci che, a nome di molti primi cittadini, ha risposto a Matteo Salvini che aveva parlato di sindaci distratti facendo riferimento a quelli che non mettono in atto le direttive contenute nel decreto Sicurezza
“I sindaci non sono distratti, affatto […]. Se ci avesse chiamati per affrontare seriamente il problema del degrado urbano nelle città gli avremmo detto che varare zone rosse non risolve il problema, lo sposta altrove. Noi sindaci amministriamo ogni giorno tra mille difficoltà e non abbiamo bisogno di essere commissariati da nessuno.
Quello distratto sembra piuttosto il ministro, visto che sembra aver dimenticato che i prefetti hanno competenza esclusiva su ordine pubblico e sicurezza, e per occuparsi di questi temi non hanno bisogno di nessuna circolare ministeriale né di commissariare nessuno”.